venerdì 14 agosto 2015

E se lo stalker fosse Lei?


"Considerare l'agire violento degli uomini soltanto come
 l'espressione di una patologia, 
come uno sviluppo psicologico o sociologico errato,
 non conduce ad alcun risultato.
Dobbiamo invece accettare il fatto che
 la violenza è parte della natura dell'uomo in quanto creatura, 
e la cosa ci inquieta profondamente". 
(Adolf Guggenbuhl-Craig)




Lo conferma l'Osservatorio nazionale stalking: molto difficilmente una donna che perseguita arriva all'omicidio. Preferisce limitarsi ad inseguire, invadere in modo capillare, subdolo e spesso tecnologico la vita dell'oggetto dei suoi desideri: se non può avere quell'uomo, casomai, il suo sogno è isolarlo dal mondo e coprirlo di ridicolo.
Iscriverlo una volta per tutte nel registro degli "sfigati". 
Ne parliamo con Lucia Rosa Cantafio, psicologa e sessuologa.
Articolo di Simonetta Camitini.

E' vero che gli uomini quando sono oggetto di stalking da parte di una donna tendono a non denunciare?
"Si, perchè la prima reazione di un uomo attenzionato in maniera ossessiva da parte di una donna, in genere, è di sentirsi lusingato. Invia quindi dei messaggi di accettazione alla stalker che, in una prima fase, sente di aver raggiunto l'obiettivo. Di aver fatto bene.
Quando lei supera il limite tra corteggiamento ed inseguimento, per l'uomo è troppo tardi: si trova già in un bel guaio. Al momento in cui dovrebbe denunciare c'è nell'uomo una forma di vergogna. A un maschio sembra quasi contro natura doversi difendere da qualcuno più fragile, fisicamente più debole di lui."

Come ci si trasforma da corteggiatrici in persecutrici?
"Si tratta di persone che hanno da tempo un disturbo ossessivo compulsivo con tratti paranoidei. Donne in cui è molto forte il senso del possesso, non solo in amore. 
Per il sesso femminile spesso c'è in ballo la competizione con un'altra donna. Una tendenza che ha radici sociali antiche: la femmina, per assicurarsi il benessere suo e della prole, deve sbaragliare la concorrenza. 
'Tu mi hai sottratto il mio uomo', pensa la stalker, anche quando quell'uomo, in realtà, suo non è mai stato."
La porta chiusa che spinge una donna a bussare insistentemente, molte volte è un retaggio dell'infanzia. Un padre distratto, una madre poco espansiva, qualcosa che viene percepito come un abbandono, e che poi, in età adulta, si tramuta nell'ossessione di conquistare una persona per sanare quel rapporto perso nell'infanzia o nell'adolescenza.

Ma lo stalking nasce sempre da un retaggio dell'infanzia?
"No. Esiste anche un'altra origine: la struttura 'controllante', ossessiva di alcune donne.
 Per loro, la persona che sfugge e che non rassicura più diventa una vera fonte di adrenalina."

Il mondo fragile, confuso e pericoloso di queste persone viene dipinto molto bene in un film, M'ama non m'ama, nel quale Audrey Tautou mette a repentaglio la vita familiare del suo medico. Un dettaglio non da poco: la ragazza pensa di amarlo, ma lo conosce appena.
"Questa è erotomania, una patologia che, spesso viene confusa (a causa del suffisso "eros") con la dipendenza sessuale: si tratta invece della passione per qualcuno che non  conosciamo".

E' vero che questo disturbo riguarda più le donne che gli uomini?
"Noi donne siamo più abili a lavorare di fantasia. Gli uomini  sono più pragmatici, più interessati ai dati concreti. Noi invece riusciamo più facilmente a costruire un amore sull'irrealtà, come facevamo da adolescenti con gli attori famosi.
Ma, quando succede da adulte, si ha un disturbo di personalità e di dipendenza dal proprio mondo fantastico."

Molti, troppi casi di stalking perpetrato da uomini finiscono in violenza fisica, e, talvolta, anche nell'omicidio. Come mai, invece, le donne non tentano quasi mai di far fuori l'essere di cui sono ossessivamente innamorate?
"La battaglia della donna è vincere l'altra. Se sopprimesse l'oggetto conteso, la vittoria andrebbe in fumo. Ma ci sono anche ragioni più profonde. I motivi per cui la donna può arrivare a gesti estremi sono molto più spesso di tipo economico. In realtà, le donne sono sempre state meno portate dell'uomo a uccidere: è la nostra natura.
La donna è stata, storicamente, più spinta degli altri a difendere se stessa e la prole. 
Dunque, in fondo, a preservare la vita". 


Dr. Lucia Rosa Cantafio



Filmografia


L'amante che non accetta di essere la seconda scelta

Attrazione fatale (1987) di Adrian Tyne
Dan (Michael Douglas) cade nella trappola mortale di Alex (Glenn Close), avvocato come lui. Dopo un incontro appassionato e adulterino, Dan vorrebbe tornare come se nulla fosse alla sua vita familiare e non rivederla mai più. La vendetta della donna è terribile: comincia a seguirlo ovunque, simula una gravidanza, terrorizza sua figlia e tenta di uccidere sua moglie.

Manuale d'Amore3 (2011) di Giovanni Veronesi
Nell'episodio Maturità del film, Donatella Finocchiaro interpreta Eliana, una donna giovane ed intrigante che ha il vizio di sedurre amanti occasionali per poi tormentarli e ricattarli. Fatale sarà l'incontro con Fabio (Carlo Verdone), giornalista televisivo, sposato e fedele. La sua vita professionale e privata viene rovinata per sempre dallo stalking feroce di Eliana.


L'erotomane che decide di innamorarsi di un semisconosciuto

La ragazza della porta accanto (1993) di Alan Shapiro
Il debutto cinematografico di Alicia Silverstone nel ruolo di Adrian, la ragazza che rende la vita impossibile allo scrittore Nick Eliot (interpretato da Cary Elwes). Adrian ha solo quattordici anni, un corpicino pieno di curve,e un'aria innocente. Ma la sua passione non corrisposta per Nick, suo vicino di casa per un'estate, sarà per lui l'inizio di un incubo.

M'ama non m'ama (2002) di Laetitia Colombiani
Angelique (Audrey Tautou) è una studentessa follemente innamorata del cardiologo Loic (Samuel Le Bihan). Lo conosce appena, ma la sua fantasia costruisce un'intensa storia d'amore. Per realizzare il sogno di conquistarlo, la ragazza lo tempesterà di telefonate e si avvicinerà pericolosamente alla moglie incinta di Loic. Finchè verrà internata in un ospedale psichiatrico.



Quando l'affetto per un'amica si trasforma in ossessione

Inserzione pericolosa (1992) di Barbet Schroeder
Hedra (Jennifer Jason Leigh) sembra una ragazza solo un po' introversa quando Allie (Bridget Fonda) la sceglie come coinquilina. Invece è una psicopatica che, avendo perso la gemella da bambina, fa di tutto per assomigliare ad Allie. Nel suo fidanzato Sam vede un ostacolo che si frappone tra loro: lo ucciderà con un tacco a spillo, feticcio della seduzione femminile fallita.

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