venerdì 14 agosto 2015

E se lo stalker fosse Lei?


"Considerare l'agire violento degli uomini soltanto come
 l'espressione di una patologia, 
come uno sviluppo psicologico o sociologico errato,
 non conduce ad alcun risultato.
Dobbiamo invece accettare il fatto che
 la violenza è parte della natura dell'uomo in quanto creatura, 
e la cosa ci inquieta profondamente". 
(Adolf Guggenbuhl-Craig)




Lo conferma l'Osservatorio nazionale stalking: molto difficilmente una donna che perseguita arriva all'omicidio. Preferisce limitarsi ad inseguire, invadere in modo capillare, subdolo e spesso tecnologico la vita dell'oggetto dei suoi desideri: se non può avere quell'uomo, casomai, il suo sogno è isolarlo dal mondo e coprirlo di ridicolo.
Iscriverlo una volta per tutte nel registro degli "sfigati". 
Ne parliamo con Lucia Rosa Cantafio, psicologa e sessuologa.
Articolo di Simonetta Camitini.