lunedì 27 luglio 2015

Il corpo come giocattolo della mente

Quando il dolore non trova sfogo nelle lacrime,
altri organi piangono
(Henry Maudsley)




Tutti noi abbiamo la tendenza a somatizzare quando alcune circostanze dentro o fuori di noi, oltrepassano i modi psicologici di resistenza cui siamo abituati. E non potendo utilizzare le parole per veicolare i pensieri, si è costretti a reagire psicosomaticamente, a un’emozione dolorosa. 
Il nostro corpo può diventare il contenitore di conflitti interni, angosce, ed emozioni non riconoscibili o non  accettabili.
Di fronte a un medesimo conflitto, un individuo risponderà con la stipsi, un altro con la psoriasi . Solo a posteriori, attraverso la raccolta anamnestica che ci introduce nell’ambiente primario che ha fatto da sfondo alla comparsa del disturbo e mediante un percorso terapeutico , possiamo comprendere perché un soggetto scelga un sintomo piuttosto che un altro. In altri termini, il “linguaggio” del soma è un linguaggio che possiede vari “dialetti”…..

venerdì 10 luglio 2015

PARLIAMO ANCORA DI INFERTILITA’


Cosa succede dopo la diagnosi? 
L’infertilità, definita dall’OMS come l’incapacità di procreare dopo almeno 12 mesi di rapporti sessuali frequenti e non protetti (primaria se la donna non è riuscita a portare a termine neanche una gravidanza), è una condizione clinica potenzialmente reversibile, ma può rappresentare anche un crisi psicologica o, perlomeno, una variabile aggiuntiva da dover affrontare nel proprio percorso di vita.