L'immaginazione
sessuale è illimitata
quanto
a prospettiva e a forza metaforica
e
non potrà mai essere davvero repressa (...)
Specialmente
adesso che il sesso sta diventando
sempre
più un'azione concettuale, intellettualizzata,
lontana
sia dall'affetto che dalla fisiologia,
si
devono tenere ben presenti i meriti delle perversioni sessuali".
(Ballard,
J.G., La
mostra delle atrocità)
Nato
negli Stati Uniti intorno al 1985, il BDSM nel suo insieme raccoglie
centinaia di differenti pratiche e situazioni erotiche in cui un
partner si abbandona alla volontà e alle fantasie dell'altro. BDSM
rappresenta la fusione di quattro acronimi,:
Bd
o Bondage:
indica la costrizione del corpo del partner, la sua immobilizzazione,
e tutti gli atti che tendono a ridurne temporaneamente la libertà
attraverso corde, foulard o altri oggetti.
D
o Discipline:
è la pratica dell'obbedienza, l'insieme di regole che il dominante
dà al sottomesso per regolare il loro rapporto.
D/s
o Domination/submission:
indica la cessione ( volontaria, temporanea e revocabile) del potere
decisionale di un dei due partner (sub) all'altro (Dom). Gli
anglofoni utilizzano il termine Total Power Exchance - TPE (Totale
Scambio di Potere) per definire questo processo.
S/m
o Sadism/ masochism:
al di là di tutte le varie implicazioni che questi termini di
derivazione letteraria hanno avuto in ambito filosofico e
psicologico, questa dicotomia indica comunemente la rierca del
piacere attraverso il dolore, inferto (sadismo) o subìto
(masochismo).
Storicamente
alcuni importanti voci psicanalitiche interpretano il BDSM come
evidenza di una condizione psicopatologica sottostante, con radici in
precoci esperienze traumatiche (Storolow, 1975; Valenstein, 1973) nel
fallito raggiungimento di tappe evolutive ed in conflitti infantili
irrisolti (Blum, 1976). In
controtendenza agli studi psicoanalitici, Wismeijer e Van Assen hanno
pubblicato i risultati di una recente ricerca (maggio 2013), volta ad
indagare le caratteristiche psicologiche dei soggetti che praticano
il BDSM. Dai
risultati della ricerca emerge che le caratteristiche della
sessualità bondage
non
permettano di ipotizzare la presenza di un nuclei patologico
sottostante di per sé, ma che possano essere interpretate in primis
come scelte ludiche e ricreative da parte della persona.