Dott.ssa Elena Cortese – Unità Operativa
Complessa/Ser.T. ASL RM/C di Via Appia Antica 220 Direttore Dott. Claudio
Leonardi.
La dipendenza da droghe (meglio definibili come sostanze stupefacenti) è una dipendenza da sostanze chimiche estranee e nocive al nostro organismo, che si manifesta con un grande desiderio di assumere una sostanza, in anglosassone, il cosiddetto “craving”. Questa dipendenza può essere fisica e psicologica: è fisica perché l’organismo richiede con insistenza l’assunzione (in quantità sempre maggiore) di altra sostanza stupefacente, altrimenti non funziona; è, invece; psicologica perché l’assunzione della sostanza di abuso risulta molto gratificante e piacevole tanto che l’assuntore, anche per motivi legati alla dipendenza fisica, non riesce a farne a meno.
La droga cambia le persone e le annulla come esseri umani, ne impedisce la crescita spirituale e la maturità intellettiva; li mantiene dei "bambini" mai diventati adolescenti. Per questi motivi i tossicodipendenti non riescono ad occuparsi di se stessi autonomamente e sono “costretti” in un certo senso a chiedere aiuto, a cercare un sostegno di tipo "genitoriale" che, forse, non hanno mai ricevuto e vissuto. A questo si aggiungano i problemi correlati alla dipendenza fisica ed alle patologie correlate alla tossicodipendenza (Epatite C ed AIDS). Il Ser.T. è la sede sanitaria che può offrire questo tipo di assistenza a 360 gradi, sia medica, che psicologica, che sociale. In tali strutture, infatti, esiste personale qualificato che da anni ormai lavora ed opera con la realtà delle “dipendenze patologiche”. Medici, psicologi, assistenti sociali, psichiatri e infermieri, ogni giorno sono impegnati in un lungo e difficoltoso cammino di ricostruzione dell’individuo con problemi di dipendenza, con l’obiettivo del pieno reinserimento nel tessuto sociale e lavorativo.
Il Ser.T. di Via
Appia Antica della ASL Roma C, è immerso nel verde del meraviglioso Parco dell'Appia. Gli spazi a
disposizione del personale e la collocazione della struttura consentono una
buona possibilità di accoglienza. Il Ser.T. in questione viene definito da
quanti lo frequentano “un’isola felice”, soprattutto perché, l'assenza di vetri
divisori a mò di servizio postale, di inferriate o di altri ostacoli, permette
ai pazienti di avere un contatto diretto con i professionisti del centro. Non
esistono porte o portoni blindati. Il tutto è ispirato da una filosofia
dell’accoglienza, che mette l’utente a proprio agio. Ci si può rivolgere a
questo servizio per qualsiasi problema riguardante l’uso, l’abuso e la
dipendenza da sostanze psicotrope illegali quali l’eroina, la cocaina,
l’ecstasy, l’hashish, la marijuana, l’LSD, le anfetamine, l’uso non terapeutico
di psicofarmaci, l’alcool ed il tabacco.
La struttura
assicura la disponibilità dei principali trattamenti relativi alla cura ed alla
riabilitazione dall’uso di sostanze, nonché la prevenzione e la cura delle
patologie correlate, anche in collaborazione con altri servizi specialistici. Le prestazioni sono erogabili in forma individuale o in piccoli gruppi nelle sede operativa di via Appia Antica o, se necessario, a domicilio. Le prestazioni di prevenzione possono essere erogate anche mediante mezzi mobili. Al servizio si accede volontariamente ed è garantito l'anonimato.
Le prestazioni sono tutte gratuite e provvedono nello specifico a: garantire l’accoglienza, la diagnosi e la presa in carico del paziente; predisporre programmi terapeutici e riabilitativi con valutazione diagnostica multidisciplinare iniziale e monitoraggio periodico; effettuare terapie farmacologiche specifiche; svolgere attività di psicodiagnosi, counseling, di sostegno psicologico e di psicoterapia; svolgere attività di orientamento e di sostegno in ambito sociale ed educativo; svolgere attività di prevenzione delle principali cause di morte e di inabilità conseguenti l’abuso di sostanze; attivare specifici programmi di interventi in caso di uso di sostanza durante la gravidanza, nei casi di prostituzione ed in seguito ad episodi di violenza; rilevare i dati statistici ed epidemiologici relativi alle attività ed al territorio di competenza; svolgere attività di riabilitazione e di prevenzione delle ricadute; individuare comportamenti a rischio di malattie correlate alla tossicodipendenza; svolgere attività di informazione ed educazione sanitaria; collaborare con i Provveditorati agli Studi, con l’Amministrazione Penitenziaria, con le comunità Terapeutiche e con i medici generici nell’attuazione di programmi d’intervento domiciliare.
Il dinamico e disponibile Direttore della U.O.C. Ser.T. dell’Appia Antica, il Dott. Claudio Leonardi (perchè è facile trovarlo impegnato anche a fare prelievi o in altre attività pratiche), sottolinea come chi si presenta al Ser.T. sia, innanzitutto, un malato che ha bisogno di cure e di sostegno, oltre che una persona bisognosa di aiuto. Spesso chi non conosce i Ser.T. ha un’immagine distorta di tali strutture: si pensa ad un posto dove si distribuisce solo metadone, dove la gente continua a drogarsi a spese dello Stato. Per il Dott. Leonardi, i Ser.T. sono invece un segnale di civiltà sin da quando le prime strutture denominate allora S.A.T. (Servizio Assistenza Tossicodipendenti), furono aperte in Italia negli anni ’80. “Erano frequentate – dice – soprattutto da eroinomani, con grossi problemi esistenziali alle spalle. Ma oggi le cose sono cambiate. Al Ser.T. – conclude - si presentano persone di ogni età che conducono una vita normale, con un lavoro normale. Sempre più si tratta di giovani che fanno uso di cocaina e, tra i giovanissimi, troviamo i consumatori del week-end che fanno uso delle cosiddette “nuove droghe”. A quest'ultimo argomento dedicherò un articolo nei prossimi numeri.
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