di Lilian Pizzi
Le discipline biomediche, psicologiche e sociali sono ultimamente sempre più impegnate a concentrare la propria attenzione sulle risorse dell’individuo per migliorarne l’inserimento attivo nella società.
Affinché i professionisti della salute possano aiutare a migliorare gli standard di vita, occorre prima di tutto identificare e definire le dimensioni dell’esperienza dello “star bene”, per poi mettere a punto strategie capaci di rendere le persone in grado di valutare la qualità della propria vita, tenendo presente che le condizioni che ne consentono una piena realizzazione variano molto da un’età all’altra, da una cultura all’altra, o da un gruppo sociale all’altro.
A dispetto o, forse, proprio in ragione del clima altamente stressogeno che contraddistingue il periodo storico in cui viviamo, i professionisti della salute sembrano dedicarsi, quindi, in maniera sempre più esplicita al benessere.
Affinché i professionisti della salute possano aiutare a migliorare gli standard di vita, occorre prima di tutto identificare e definire le dimensioni dell’esperienza dello “star bene”, per poi mettere a punto strategie capaci di rendere le persone in grado di valutare la qualità della propria vita, tenendo presente che le condizioni che ne consentono una piena realizzazione variano molto da un’età all’altra, da una cultura all’altra, o da un gruppo sociale all’altro.
A dispetto o, forse, proprio in ragione del clima altamente stressogeno che contraddistingue il periodo storico in cui viviamo, i professionisti della salute sembrano dedicarsi, quindi, in maniera sempre più esplicita al benessere.